Ora basta criminalizzare chi lavora e produce per premiare i fannulloni

Ora basta criminalizzare chi lavora e produce per premiare i fannulloni

Realtà ribaltata (Andrea Bernaudo su Libero del 13 giugno 2020)

 

Il Covid 19 e il governo Conte hanno reso lampante la diseguaglianza nel mondo del lavoro in Italia. La lotta di classe oggi è tra tax payers e tax consumers.

Da un lato il comparto privato e dall’altro quello statale o parastatale.

Contrariamente alla stantìa narrazione dei sindacati italiani, Cgil in testa, arroccati su posizioni anni ‘50, la vera diseguaglianza nel mondo del lavoro italiano è tra chi produce e versa le tasse e chi le consuma. Da un lato chi lavora, sotto il rigido controllo del mercato e della produzione e dall’altro chi scalda un “posto” pubblico a vita, senza il rischio di perderlo e a prescindere dai risultati conseguiti.

Diseguaglianze inaccettabili tra chi fa impresa vera e chi si abbevera solo di nettare del denaro “pubblico”, che poi è sempre denaro prodotto dalle tasse dei privati. Perché gli unici soldi di cui dispongono i governi, per rifinanziare aziende decotte, sprechi e burocrazia sono sempre quelli di chi li produce.

Queste diseguaglianze le abbiamo viste in modo odioso nel diverso trattamento riservato ai lavoratori dipendenti. Da un lato i privati, ancora in attesa della cassa integrazione e dall’altro i pubblici a stipendio pieno.

Lo abbiamo visto tra le aziende statali e parastatali, ri-risalvate e ri-rifinanziate, e quelle private, immerse nell’inferno dei dpcm e dei decreti attuativi. Per non parlare poi del trattamento rivolto a partite iva, ditte individuali e piccoli imprenditori, additati dai Landini di turno come meri evasori fiscali, la feccia della società, a cui attribuire ogni responsabilità per l’inarrestabile declino economico. Intanto aumentano i suicidi di questi lavoratori indipendenti, aumentano ogni anno e nessuno si inginocchia. Tutto questo deve finire.

Il problema dell’Italia è la sinistra sociologica, i sindacati e la loro gran cassa. Tutti paladini del totem dei 110 miliardi annui di evasione fiscale. Un dato sbandierato perfino nel piano Colao…

Leggi tutto l’articolo in .pdf

Condividi