“C’è chi mette in dubbio il futuro dell’ideale della libertà. Noi rispondiamo che essa ha più che futuro: possiede l’eternità”
Benedetto Croce
Mai come oggi questa frase risulta essere così moderna, anche se scritta un secolo fa, esprime la voglia e l’intenzione dell’uomo a cercare la libertà nel proprio animo e spirito creando i presupposti per la crescita liberista nella società dell’Italia del 900.
Einaudi con le solide basi cattoliche di De Gasperi (fondatore della Democrazia Cristiana) Merzavora, Malagodi hanno ricostruito l’Italia dandole quello slancio economico che vedrà il suo massimo negli anni del “boom“. In quegli anni cresce anche la generazione baby boom che con la sua voglia di vivere dà motore all’industria italiana.
Tutto cambia con il “68”, dove con la crisi degli anni settanta nasce il germe del declino, e se dovessimo analizzare gli ultimi decenni della storia italiana li potremmo definire come gli anni della mancata rivoluzione liberale. Capire la ragione di questo fallimento non è semplice ma è necessario fare una disamina delle ragioni per poter costruire una strada futura per il liberalismo italiano.