Comitato Barry Goldwater

Comitato Barry Goldwater

Presidente

Massimo Ricciuti

Con Barry Goldwater i principi libertari dei Padri Fondatori di quelli che diventeranno gli USA, modello unico di libertà, si inseriscono nuovamente nel Partito Repubblicano. Goldwater pone le libertà individuali come diritti naturali inalienabili sulla scia del pensiero di Locke, ma anche di Burke e di Hume. I principi di libertà si devono accompagnare alla sacralità del concetto di “proprietà privata”.

Condizione essenziale per evitare ogni forma di schiavitù. Goldwater, già Senatore (lo fu per ben trentacique anni), corse eroicamente contro Lyndon Johnson nelle elezioni presidenziali l’anno successivo all’omicidio di Kennedy. Perse, ovviamente. Ma la sua battaglia servì a far vincere le idee libertarie. Con Roosevelt, dalla Crisi del millenovecentoventinove e con il New Deal, tempi durissimi offuscavano il “sistema statunitense” e non solo. Il collettivismo, sotto ogni forma e ideologia, fascista, nazista,socialista e socialdemocratica, copriva ogni spirito libero, tarpava le ali a ogni anelito di “emancipazione”, di “distinzione”, di “meritocrazia”. Oltre a contribuire a affossare le finanze negli States come in tutto l’Occidente (come avrebbero dimostrato Hayek, Mises, Reed, Friedman etc) per oltre un decennio. La vittoria di Goldwater si antropomorfizzò nella figura di Ronald Reagan alla Casa Bianca. Barry aveva da sempre visto nel “Governatore della California”, che sostenne nella campagna del millenovecentosessantasette, il suo “erede”, se Reagan divenne il “nuovo leone” lo dobbiamo anche a chi si è battuto più di tutti per le libertà individuali e contro ogni ingerenza nella sfera “privata” di ogni “singolo”. Già, perché non bisogna mai ricorrere al concetto di”massa”, ma bisogna parlare di “moltitudini”.

C’è parecchio Jefferson in Barry. L’attenzione alla specificità dei singoli Stati prevale sul Governo Centrale. E’ un federalismo vero, autentico, quello di Goldwater. Un federalismo che si incarna in una visione della Costituzione ben precisa e che in quanto tale deve implementare le libertà. Barry, personalmente, difenderà per tutta la sua vita e con tutti i mezzi ogni declinazione della “libertà”. Per questo, come “Liberisti Italiani” pensiamo che approfondire la sua lezione possa servire a tutti noi per essere sempre diversi e “migliori”. E con lo sguardo sempre ben puntato in un punto lontano, sempre più lontano. E quando e se lo raggiungeremo… beh, allora lo sposteremo ancora più avanti!

Massimo Ricciuti è un giornalista, sceneggiatore televisivo e autore-compositore regolarmente iscritto alla SIAE da trentacinque anni. Si è sempre occupato di comunicazione politica… fondando diverse società e come professionista privato. Si occupa anche di arte.

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